Capitolo

16

Il classicismo illuministico e Giacomo Leopardi


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
- FONDO ANTONIO PIROMALLI ONLUS

Scarica il bando completo


Puoi sostenere il FONDO ANTONIO PIROMALLI onlus
e questo sito mediante il
CINQUE x MILLE:
Nel Modello UNICO, o nel 730, o nel CUD, puoi
METTERE LA TUA FIRMA nel riquadro dove c'è scritto
"Sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale",
e SCRIVERE il codice fiscale
97529520583

Ricerca


Elenca le ricorrenze per paragrafo della parola ricercata
Elenca tutte le ricorrenze della parola ricercata


Note a questo paragrafo:

  • Pietro Giordani




più grande normale più piccolo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)


Pietro Giordani

(nota al capitolo 16, paragrafo 1)

Profondo conoscitore del latino e del greco, PIETRO GIORDANI fu condizionato nelle sue simpatie letterarie da pregiudizi retorici di stampo puristico che lo portarono, ad esempio, a dichiarare la sua ammirazione per i «grandi gesuiti» del Seicento (Segneri, Pallavicino e Bartoli) e ad accusare di barbarie e oscurità lo stile di autori quali Bruno, Vico e Campanella.
Ostile ai poeti estemporanei e convinto che la prosa italiana sarebbe risorta se si fosse ispirata al modello dello stile greco, aspirò a un ideale di perfetto scrittore e credette di vederlo realizzato nel giovane Leopardi («inveni hominem», dice in una lettera del 21 settembre 1817). Lottò per una scuola che concedesse spazio a studi più concreti (storia, scienze naturali, matematica, economia etc.) e scrisse molte opere, in genere di breve respiro o lasciate incompiute.

Torna al testo del paragrafo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)