Capitolo

4

La letteratura tra la società dei comuni e le signorie


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
- FONDO ANTONIO PIROMALLI ONLUS

Scarica il bando completo


Puoi sostenere il FONDO ANTONIO PIROMALLI onlus
e questo sito mediante il
CINQUE x MILLE:
Nel Modello UNICO, o nel 730, o nel CUD, puoi
METTERE LA TUA FIRMA nel riquadro dove c'è scritto
"Sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale",
e SCRIVERE il codice fiscale
97529520583

Ricerca


Elenca le ricorrenze per paragrafo della parola ricercata
Elenca tutte le ricorrenze della parola ricercata


Note a questo paragrafo:





più grande normale più piccolo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)


Giovanni Villani

(nota al capitolo 4, paragrafo 9)

La prima idea di comporre una cronaca venne a GIOVANNI VILLANI nel 1300, durante un soggiorno a Roma per il giubileo bandito da Bonifacio VIII, ma la stesura dell'opera fu iniziata intorno al 1306.
Generalmente svalutata (anche da De Sanctis che la definì «monotona e sazievole») sulla base di un inopportuno confronto con la cronaca del Compagni, l'opera del Villani rivela in parte la sopravvivenza di una mentalità storiografica medievale ed è caratterizzata da un tono dimesso e spassionato e da un'ansia di imparzialità che talora è stata confusa con l'indifferenza.
Ricchissima fonte documentaria, scritta da un uomo esperto degli affari e della cosa pubblica, la Cronica si attiene alla tradizione annalistica e, pur risentendo della interpretazione provvidenziale della storia, è attenta alle componenti mondane e al valore dell'azione umana.

Torna al testo del paragrafo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)