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Franco Sacchetti
(nota al capitolo 4, paragrafo 8)

Nato a Ragusa in Dalmazia da un nobile fiorentino dedicatosi al commercio, FRANCO SACCHETTI esercitò per parecchi anni la mercatura, compiendo viaggi e procacciandosi larga esperienza di uomini e costumi.
Tornato a Firenze nel 1363, intraprese la carriera politica e gli furono affidati vari incarichi (osservatore, ambasciatore, membro delle più importanti magistrature cittadine, priore nel 1384, podestà in molte città della Toscana e dell'Emilia). Colpito da sciagure di ordine familiare ed economico, morì di peste nel 1400.
Figura rappresentativa della borghesia fiorentina del Trecento, il Sacchetti scrisse La battaglia delle belle donne di Firenze (giovanile poemetto in ottave, pieno di motivi encomiastici e di propositi allegorici), il Libro delle rime (che, iniziato nel '63, comprende poesie per musica incentrate sulla rappresentazione di una vita idillica e festosa e poesie morali e politiche in cui è espressa la preferenza del Sacchetti per uno Stato fondato sulla classe media), le Sposizioni dei Vangeli (scritte dopo il '78, propongono problemi particolari e concreti di moralità sulla base di esperienze personali e delle pagine dei testi sacri), il Trecentonovelle (la sua opera più valida e significativa).

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