Capitolo

21

Dalla Resistenza ai nostri giorni


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

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Ignazio Silone

(nota al capitolo 21, paragrafo 2)

Precoce è l'interesse di IGNAZIO SILONE — che nel terremoto della Marsica del 1915 perdette i genitori e cinque fratelli — per i problemi politici e sociali.
Iscritto sin dalla prima giovinezza al Partito socialista, nel 1921 partecipa alla fondazione del Partito comunista italiano e svolge una intensa attività clandestina, collaborando a giornali e compiendo missioni all'estero. Costretto ad espatriare nel 1928 per il suo antifascismo, nel '30 si stabilisce in Svizzera, dove rimane fino al 1945 e inizia l'attività letteraria. Rientrato in Italia dopo la liberazione, è direttore dell'«Avanti» e deputato socialista all'Assemblea costituente, facendosi sostenitore dell'idea federalista europea.
Fra i suoi romanzi (il «caso Silone» è esploso in Italia solo nel dopoguerra) abbiamo Una manciata di more (1952), Il segreto di Luca (1956), La volpe e le camelie (1960).

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