Capitolo

2

Società borghese e cultura nel Duecento


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

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Folgore

(nota al capitolo 2, paragrafo 6)

Pochissime e incerte sono le notizie sulla vita di GIACOMO DI MICHELE DA SAN GIMIGNANO detto FOLGORE, che si caratterizza nell'ambito della poesia realistica del tempo in quanto non rappresenta il beceresco mondo della taverna che ritroviamo nei sonetti di Cecco Angiolieri e di Rustico di Filippo ma la vita festevole e gaudente di una «brigata nobile e cortese», intesa a un ideale di buon gusto e di mondana eleganza.
Folgore fu al servizio del suo Comune come fante, nella guerra contro Pistoia del 1305, e come cavaliere, e morì prima del 1332. Dei 32 sonetti che di lui ci rimangono, interessanti anche dal punto di vista documentario e forse scritti fra il 1309 e il 1317, ricordiamo le due raccolte o corone dette rispettivamente «dei mesi» (14 componimenti) e «della settimana» (8 sonetti): in esse, in uno stile vivace, tendente alla creazione di un'atmosfera melodiosa e sognante, si consigliano piaceri e divertimenti suddivisi secondo i giorni e i mesi dell'anno.

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