Capitolo

19

Società e cultura nell'età giolittiana


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

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Dino Campana

(nota al capitolo 19, paragrafo 9)

Inquieta, errabonda e travagliata da gravi squilibri psichici fu la vita di DINO CAMPANA, la cui poesia ha esercitato notevole influenza sulle successive esperienze della lirica italiana.
Non terminati, nonostante vari tentativi, gli studi universitari, fu internato per la prima volta nel manicomio di Imola nel 1906 (a questo ricovero seguirono altri fino a quello definitivo del 1918 nel manicomio di Castel Pulci). Dimesso nel 1907, peregrinò a lungo in Svizzera, Francia, America del Sud, Russia, Belgio, facendo i mestieri più umili. Nel 1914 pubblicò a sue spese i Canti orfici (li aveva pazientemente ricostruiti dopo aver smarrito l'unico manoscritto) che egli stesso cercava di vendere tra gli avventori dei caffè fiorentini. Al 1916-17 risale la relazione con Sibilla Aleramo di cui ci è rimasta testimonianza nelle Lettere (1958).
Tranne i Canti orfici, le sue opere furono tutte pubblicate postume (Inediti, 1942; Taccuino, 1949; Taccuinetto faentino, 1960).

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