Capitolo

10

Società e letteratura nell'età barocca


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
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Fulvio Testi

(nota al capitolo 10, paragrafo 3)

Incline alla trattazione di soggetti morali in uno stile decoroso ed eloquente, FULVIO TESTI è stato considerato il capostipite dei poeti gnomici del Seicento.
Apprezzato da Leopardi e Carducci, ammiratore di Lope de Vega per la morte del quale scrisse una canzone (sono noti i rapporti di Testi con la letteratura spagnola), di solito ricerca nei componimenti tonalità contrastanti di luce e di morte, ma per difetto di respiro poetico non riesce ad evitare la frammentarietà.
Tra le opere ricordiamo il poemetto Pianto d'Italia (in cui immagina che l'Italia gli appaia in sogno e gli parli della passata grandezza e della presente decadenza attribuita principalmente alla dominazione spagnola), tentativi di poemi epici — privi di poesia —, le Lettere e le Odi (alle quali è legata la sua fama).

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