Capitolo

20

L'età del Fascismo


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
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Vitaliano Brancati

(nota al capitolo 20, paragrafo 6)

Di famiglia in cui erano vivi gli interessi letterari, VITALIANO BRANCATI si formò nell'ambiente catanese, dove conseguì la laurea in lettere e insegnò negli istituti medi superiori. La sua adesione al fascismo e la pubblicazione delle prime opere (tra cui il romanzo L'amico del vincitore, 1930) gli assicurarono le simpatie del regime e gli aprirono le porte di riviste e quotidiani quali «La Stampa» e «Convegno».
Trasferitosi a Roma, si avvicinò al liberalismo crociano e alcuni suoi scritti (come Singolare avventura di viaggio e la commedia Don Giovanni involontario) furono sequestrati o boicottati.
Autore di soggetti e sceneggiature cinematografiche, vivace elzevirista, Brancati — che è morto precocemente per emorragia postoperatoria — ebbe noie con la censura anche nel dopoguerra (per la commedia La governante) ed assunse un atteggiamento polemico nei confronti della società uscita dalla Resistenza.

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