Capitolo

15

Il Romanticismo e Alessandro Manzoni


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
- FONDO ANTONIO PIROMALLI ONLUS

Scarica il bando completo


Puoi sostenere il FONDO ANTONIO PIROMALLI onlus
e questo sito mediante il
CINQUE x MILLE:
Nel Modello UNICO, o nel 730, o nel CUD, puoi
METTERE LA TUA FIRMA nel riquadro dove c'è scritto
"Sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale",
e SCRIVERE il codice fiscale
97529520583

Ricerca


Elenca le ricorrenze per paragrafo della parola ricercata
Elenca tutte le ricorrenze della parola ricercata


Note a questo paragrafo:





più grande normale più piccolo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)


Vincenzo Gioberti

(nota al capitolo 15, paragrafo 10)

Ordinato sacerdote nel 1825 e nominato nel '26 cappellano della corte sabauda, VINCENZO GIOBERTI trascorse la giovinezza dedito agli studi. Di salute cagionevole, fece alcuni viaggi e nel 1828, nel circolo fiorentino del Vieusseux, conobbe Leopardi (ne divenne amico e lo accompagnò nel viaggio di ritorno a Recanati).
Accostatosi alle idee mazziniane, nel 1833 chiese l'esonero dall'incarico a corte e poco dopo fu arrestato e costretto all'esilio. Negli anni dell'esilio (1833-48) scrisse le principali opere filosofiche e politiche e acquistò grande fama in seguito alla pubblicazione del Primato.
Tornato a Torino dopo l'elezione a deputato, compì un lungo e trionfale viaggio per l'Italia e alla fine del '48 ebbe l'incarico di formare un nuovo effimero ministero. Dopo Novara fu ambasciatore straordinario a Parigi, ma presto si dimise ritirandosi a vita privata.
Oltre che come autore di scritti politici e filosofici, Gioberti occupa un posto non trascurabile nella storia della critica letteraria dell'Ottocento.

Torna al testo del paragrafo
Versione stampabile di questo paragrafo
(completa di note)