Capitolo

11

Letteratura dialettale, satirica e prosa scientifica nel Seicento


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
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Francesco Redi

(nota al capitolo 11, paragrafo 4)

Continuatore dell'insegnamento metodologico di Galilei, FRANCESCO REDI è uno degli esponenti più significativi dì quella cultura fiorentina del secondo Seicento che, sulla base di un fecondo contatto con la tradizione letteraria e del ripudio delle forme di arte barocca, contribuì alla formazione della poetica arcadica.
Laureatosi a Pisa in medicina e filosofia, Redi, che fu in relazione con i maggiori uomini di cultura del tempo (come testimonia il suo ricco epistolario) e fu apprezzato per le doti di signorilità e di cultura, ebbe interessi molteplici e svolse una multiforme attività di filosofo, medico, naturalista, filologo, letterato.
Lettore e traduttore di classici, fu tra i fondatori dell'Accademia del Cimento e accademico della Crusca, e scrisse in un linguaggio preciso e semplice nella sua garbata eleganza. Di lui Magalotti disse che aveva «raggentilito la medicina, quanto S. Filippo Neri ha raggentilito la santità».

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