Capitolo

10

Società e letteratura nell'età barocca


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
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Federico Della Valle

(nota al capitolo 10, paragrafo 4)

Pressoché ignote fino al nostro secolo (per cui non influenzarono i successivi svolgimenti del teatro drammatico italiano), le tre tragedie di FEDERICO DELLA VALLE sono state imposte all'attenzione della critica da Benedetto Croce — che, però, escluse la possibilità di una loro inserzione nel gusto barocco — e sono oggi considerate tra le più alte realizzazioni poetiche del Seicento.
Al centro delle vicende è l'analisi psicologica di personaggi femminili che, chiusi nella devozione a una nobile causa, vivono il loro dramma in una alternanza di timore e speranza, in un luogo che è realmente o spiritualmente una prigione.
Tra gli scritti minori di Della Valle (della cui vita conserviamo solo poche notizie) vi sono rime e discorsi che rientrano nel genere encomiastico-cortigiano, la tragedia a lieto fine Adelonda di Frigia e le lettere, caratterizzate dallo stesso sentimento di solitudine e accorata delusione che è alla base delle sue opere migliori.

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